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martedì 18 novembre 2008

Comunicato riassuntivo workshop Roma

Dopo la grande manifestazione di venerdì, gli appuntamenti organizzati dalla Sapienza sono proseguiti nelle giornate di sabato e domenica durante le quali, all’interno di tre workshop, si sono discusse tematiche riguardanti:
Didattica
Welfare e diritto allo studio
Ricerca, precariato, formazione e lavoro.
Gli interventi sono stati esposti, tramite prenotazione avvenuta prima dell’inizio delle attività e che non è sembrata molto democratica, da ragazzi appartenenti a vari Atenei d’ Italia. Si sono susseguiti circa una settantina di interventi per workshop, che esponevano proposte, modalità di azione e esperienze delle singole realtà locali.
A proposte relative l’autoformazione e l’autoriforma, più o meno realistiche/realizzabili, si sono alternati interventi che delineavano l’esigenza del movimento di estendersi anche ad altre realtà, come il mondo dei lavoratori, degli studenti medi, etc etc.
Nella mattinata di domenica, nel piazzale del Rettorato della Sapienza, sono stati resi pubblici i documenti riassuntivi dei workshop che erano ispirati alle precedenti “linee guida” pubblicate nella giornata di martedì 11 novembre.
“Nel complesso la due giorni di Roma ha toccato tematiche interessanti ma con un approccio eccessivamente ideologico ed utopistico, contestualmente a un’organizzazione approssimativa nei tempi e nelle modalità, che non ha permesso lo svolgimento di un adeguato dibattito in un momento cruciale per il movimento intero” dice Antonello.
L’esperienza proposta dalla Sapienza ha significato per tutti un fondamentale momento di confronto e di analisi di problematiche universitarie e sociali che hanno richiesto da parte degli organizzatori un impegno che superasse l’orizzonte della sola Roma e si estendesse anche alle altre realtà universitarie, tenendo conto delle molteplici differenze e contraddizioni del movimento, tanto da portare in alcuni casi a una vera e propria spaccatura sulla "linea" da seguire.
“L’obiettivo dei lavori, che hanno richiesto grande impegno da parte degli organizzatori delle giornate, penso sia stato quello di fornire dei punti di riflessione che i singoli Atenei avrebbero potuto rapportare alle loro realtà, creando delle proposte pratiche locali. I documenti non vanno quindi intesi come assiomi, ma come un’ occasione per cominciare a percepire che le nostre università fanno parte di una realtà sociale complessa, senza dimenticare che pensare ad un’autoriforma è, per le nostre possibilità, proibitivo” dice Martina.
L’assemblea no133 rilancia quindi il movimento a partire dalla convocazione di una nuova assemblea plenaria martedì 25 novembre alle ore 10.00 in Aula Magna di Ingegneria aperta a tutti gli studenti e non, per esporre le prospettive del movimento e le attività svolte finora.
Ma già da ora l’Assemblea ricorda le mobilitazioni che si svolgeranno nelle giornate del 28 novembre, a livello regionale, e del 12 dicembre, data in cui si terrà lo sciopero generale proclamato dalla CGIL a Roma.
Per queste ragioni e per tutte le speranze che riponiamo nel movimento da oggi l’Assemblea no133 conferma il suo intento a proseguire nell’occupazione dell’Aula Polifunzionale, nelle mobilitazioni e nelle attività.
SE CI BLOCCANO IL FUTURO NON RESTIAMO A GUARDARE!

42 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarebbe opportuno far emergere più palesemente le forti critiche che sono emerse ieri sera in assemblea relativamete alla discussione della due giorni alla Sapienza.
Diversamente, pubblicando i documenti sul sito, sembra che condividiamo tutto, andando nela direzione opposta di quelo che abbiamo detto ieri sera; nel report sembra che condividiamo (tranne la parte in cui si cita antonello) quello che è successo..suggerisco di correggere il tiro, magari eliminando la parte "L’esperienza proposta dalla Sapienza ha significato per tutti un fondamentale momento di confronto e di analisi di problematiche universitarie e sociali che hanno richiesto da parte degli organizzatori un impegno che superasse l’orizzonte della sola Roma e si estendesse anche alle altre realtà universitarie, tenendo conto delle molteplici differenze." e mettendo un intervento critico come ad esempio hanno fatto Umberto e Francesco..grazie.


Raffaele

Umberto ha detto...

il commento di Antonello mi sembra più che sufficiente per dare il senso della critica che la nostra Assemblea ha espresso nei confronti della "due giorni romana". Anche il commento di Martina ci ricorda che le linee guida generali sono più che utopistiche e in generale non si è fatto altro che dare atto di un impegno, quello della sapienza nel tentativo di riunire le realtà locali in un grande momento nazionale, a seguito della imponente manifestazione, e questo è un dato inconfutabile.

Anonimo ha detto...

più critici cazzo!:)
serio..non vorrei che a qualcuno venissero dubbi:)

cmq se nessun altro ha sollevato la ocsa vuol dire che son troppo esagerato io.
hola

Umberto ha detto...

ho fatto due piccoli ritocchi...sulla democraticità degli interventi e sulla spaccatura della linea...spero non ci siano dubbi caro raffaaele, anche perchè il giudizio è negativo e si capisce spero.

Anonimo ha detto...

Ragazzi, io non sono stata nè a roma nè all'assemblea ieri sera(mea culpa!)...
Ho letto il post prima e dopo i ritocchi: forse prima l'avevo letto senza eccessiva attenzione, ma non avevo colto per intero le forti critiche che dite essere emerse ieri in assemblea. Avevo colto solo i dubbi sulle effettive ricadute pratiche delle proposte avanzate, e la necessità di distinguersi e di lavorare a livello locale.

Anonimo ha detto...

non è assolutamente vero che gli interventi sono avvenuti prima dell’inizio delle attività, io ho parlato da macerata al tavolo del welfare e mi sono segnato a discussione già iniziata da tempo, parlando dopo la pausa.
perchè queste menzogne? non capisco proprio, un'assemblea mai vista di queste dimensioni in Italia, centinaia di interventi, proposte comuni, nessuna linea proposta (ma dove l'avete vista sta linea?) ma anche differenze ben rimarcate nei documenti finali! Inoltre domenica c'è stata una plenaria dove tutti avevano possibilità di parlare, nessuno escluso, un enorme esercizio di democrazia, perchè da ancona nessuno ha parlato allora? Mah, ripeto la gioia e l'ottimismo che questa assemblea ha portato, l'Onda continua a crescere e ora facciamola dilagare nelle città, ce n'è un gran bisogno per tutti ed abbiamo la forza e la possibilità di cambiare realmente l'impoverimento finanziario e politico di questo paese. NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO, facciamola pagare a loro!
e.

Umberto ha detto...

vedete ragazzi...il giudizio nel complesso è critico, come lo è stato ieri e come lo era già nei giorni romani...però non bisognava escludere come ho già detto, l'allargamento delle porposte e delle parti sociali messe in campo, senza tralasciare che anche solo per aver organizzato e pensato un momento di tali dimensioni bisogna dare atto alla Sapienza dello sforzo. Rimangono forti divergenze, forti contraddizioni e forti spaccature e ideologie che vanno superate, non assumendo una linea comune necessariamente, ma cercando di essere più concreti, punto fondamentale della nostra critica.

Anonimo ha detto...

ok, però togliere "tramite prenotazione avvenuta prima dell’inizio delle attività e che non è sembrata molto democratica", visto che non è vero, mi sembra importante, altrimenti giustamente qualcuno potrebbe pensare che ad Ancona c'è qualcuno che sta manovrando il movimento a suo piacimento...

Umberto ha detto...

e chi? io nel workshop sulla didattica ho riscontrato questo problema, dato che all'inizio dello stesso già c'erano 55 interventi prenotati e anche nel pomeriggio(come sulla questione dell'assemblea dei delegati) mi è parso chiaro che l'organizzazione avesse un'idea ben precisa e volesse condurre per mano tutti i lavori, e non credo che tu lo possa negare. Per quanto riguarda la democraticità potrai ammettere che molti degli interventi e molte delle conclusioni e molti dei momenti assembleari sono sembrati più che pre-ordinati.

Anonimo ha detto...

Caro Emanuele,
ma tu in quale ateneo studi?

Anonimo ha detto...

GRAZIE UMBY, adessocredo sia molto più chiaro il discorso emerso ieri sera alla nostra assemblea; fermo restando il "tanto di cappello" ai ragazzi della Sapienza per molti aspetti per il magnifico corteo, per l'ospitalità per l'essersi messi in gioco così..
I giudizi sulle modalità sono soggettivi, magari qui ad Ancona siamo troppo imparanoiati e abbiamo un concetto di partecipazione diverso(ma non antitetico) a quello messo in atto a Roma..spero che le critiche siano costruttive, e che le imperfezioni emerse forse solo per esigenze organizzative (una megassemblea di 2000 persone è ingestibile senza mettere delle regole al dibattito), sinino anche grazie ai suggerimenti, nella prossima occasione di incontro nazionale.
Per il resto si è detto libertà alle sedi locali di rielaborare i documenti, integrarli e proporre. Noi faremo questo.

Anonimo ha detto...

ragà..perfetto così il comunicato, rappresenta al 100% la discussione di ieri.

Anonimo ha detto...

Se guardate il blog di camerino ci sono le stesse dichiarazioni dei tipi di macerata...ma non sarà che questi vogliono un po rompere le balle??

Anonimo ha detto...

ciao giacinto,
nessuno vuole rompere le balle, solo portare un punto di vista diverso: io ed altri abbiamo visto cose diverse a roma di quelle scritte da alcuni qui sul blog, mi sembrava giusto dirlo...poi ripeto che leggere che non c'è stata democraticità dopo ore ed ore di workshop e dopo essere intervenuti senza alcun problema, dopo una plenaria dove tutti gli atenei hanno detto la loro, mi suona strano. Se non è democrazia quella, qual è? quella dei rappresentanti degli studenti che almeno qua a MC il 90% delle volte rappresentano solo se stessi? perchè non parliamo invece dei contenuti espressi dall'assemblea nazionale, dell'autoriforma dell'università, di come aprire una vertenza sulla questione del reddito e dei servizi garantiti in un paese come l'Italia unico in Europa, insieme solo alla Grecia, in cui non esiste un sussidio di disoccupazione slegato dalla prestazione lavorativa!? Eppure all'Università di Ancona un gruppo di ricercatori aveva proposto una legge regionale sul reddito di cittadinanza, perchè non rimettere in moto questi meccanismi che partono da una forte critica dell'esistente per immaginare un'altra università possibile, un altro mondo possibile?

Anonimo ha detto...

carissomo amico pistacoppo (nel senso fraterno e non offensivo del termine)..a macerata siete dominati da comunione e liberazione e non siete mai riusciti a fare nulla proprio perchè avete loro che vi rappresentano..da noi non è così:)
provate a scalzare i preti dalle sedie di governo e forse le cose funzioneranno anche da voi..ma okkio i preti limandi via usando il sale in zucca e non afcendo proclami rivoluzionari come spesso ho sentito fare dalle mie parti (mc)..
Poi dici che a Roma vigenva il dibattito..abiamo due concetti diversi di dibattito e democrazia, io forse sono un pò meno filistalinista di te:)
Per me quasi tutta l'assemblea di Roma è stata cammelata: i testi dei documenti sono uguali alle linee programmatiche della sapienza che giravano in rete fin dall'11..
Inoltre noi di ancona non abbiamo parlato.
Se si deve parlare di tentativo di strumentalizzazione : sai chi era quello che ha fatto le conclusioni il giorno della plebaria? Il braccio destro della D'Angelo..ti dice nulla??
Secondo te Uniriot sono comuni studenti universitari o qualcosa di diverso??
Credo che qui si sia scelta questa linea: fanculo la dx, fanculo la sx..ci avete tutti rotto i coglioni:)
ps: scusa il linguaggio colorito, ma non ce l'ho con te.

Anonimo ha detto...

Se per autorifrorma dell'università si intende quello che ho sentito a Roma da alcuni..vade reto satana..ma che state a fà tutti le facoltà umanistiche?
Ma ce state seri? credete che la gente usia ncora questo linguaggio ideologizzato?
L'unica speranza è far parlare gente con il sale in zucca..
ps: sui rappresentanti degli studenti di macerata stendiamo un velo pietoso, il 70% son di cl il 20% di azione universitaria e quei pochi di sx che stanno preferiscono afre attività culturali e da centro sociale invece che politica universitaria..
salario studentesco? ma che stai a dì..siamo in italia paese degli evasori e degli approfittatori, credi sia giusto dar dei soldi ad un 18enne a prescindere dalle sue reali condizionie conomiche??
tutti aneliamo ad un altro mondo possibile..ma è una politica di piccoli passi, il tutto e subito te lo hai da scordà.
Piero

Anonimo ha detto...

la jente de majerata viene a scrive qui perchè sul nostro forum pistacoppo c'emo i commenti bloccati..semo troppo demmocratici.

Anonimo ha detto...

che fate si ricomincia con la polemica..fate basta.
caro amico di macerata, qui a Roma ci siam stati e ci siamo fatti una opinione, rispetto la tua e ti chiedo di rispettare la nostra. Per gli altri..cerchiamo di dimostrare l'età anagrafica che abbiamo:)? thanks

Umberto ha detto...

chiedo per cortesia di terminare le polemiche inutili dato che mi sembra essere stato molto esauriente e paziente nei confronti di tutti. ciò che si scrive su un blog di un movimento universitario non è la verità assoluta per fortuna, ma l'opinione, le impressioni e ciò che riteniamo giusto come AssembleaNo133 di Ancona. Perciò in caso, scambiamoci l'indirizzo mail e continuiamo a scriverci per mail...Grazieeeee

Anonimo ha detto...

sinistra critica o rifondazione comunista???

che dilemma?????

magari scelgo la costituente di sinistra!!!

w le strumentalizzazioni!!!

Anonimo ha detto...

e vai con gli insulti, minchia ragazzi che povertà....
non mi trascino in una diatriba del genere, e rimando il tutto ad un'assemblea vis-a-vis, in cui credo che tutto questo astio e questa arroganza non vi risiederanno...la rete e l'anonimato aiutano a fare i grossi, ma poi la propria pochezza nella materialità dei rapporti reali vien fuori in maniera chiara.

Anonimo ha detto...

vi vogliamo bene lo stesso, nonostante ci siano persone di macerata che preferiscono scrivere su questo blog dato che quello della loro città è bloccato!buonanotte e "tante cosse"

Anonimo ha detto...

io dico si a deborah!

Anonimo ha detto...

Che amarezza vedere un movimento spaccato da diatribe come "quelli sono di destra, quelli sono di Cl, quelli sono dei centri sociali". Vista da fuori, si può avere l'impressione che sia la solita protesta "tanto per". Se non vi mettete d'accordo prima voi, sembra impensabile riuscire a portare avanti un movimento serio.

Anonimo ha detto...

il movimento è variegato, proprio perchè formato da persone con esperienze diverse.rispettiamo tutte le opinioni e cerchiamo di lavorare sugli obiettivi comuni, senza doppi fini, per evitare a livello locale la spaccatura che già si è delineata a scala nazionale.ciao

Anonimo ha detto...

Noi di Ancona siamo già daccordo: chi lavora per l'Assemblea rispetta la Carta Magna della stessa; l'ideologia l'abbiamo lasciata fuori dalla porta e stiamo cercando di crescere come singoli cittadini di questa "zozza società":).
Io personalmente ritengo che scrivere un commento critico o intelligente o provocatorio, lasci il tempo che trova..
la gente che lavora per l'Assembela No133 di ancona ha poco tempo a disposizione per portare avanti sterili polemiche su un blog. Chi già ci conosce sà gli sforzi che stiamo facendo per chiarirci e per confrontarci senza ragionare con "l'appartenenza", tutti sappiamo che la cosa è difficile e non sempre riesce, ma l'idea comune è di andare avanti su questa strada. Per questo chiedo agli esterni di non usare il blog per strumentalizzare (anche involontariamente) la Nostra Assemblea. Massimo rispetto per tutti, ma anche per Noi.
Grazie.

Anonimo ha detto...

atipico è ora che vai a lavorare e non fare il tipico fannullone che spreca i soldi di noi poveri contribuenti:P

Anonimo ha detto...

cmq da un'attenta analisi degli ip ci sono 4 persone con 40 nickname. Quindi in realtà sono 4 persone a fare polemica e vogliono sembrare 40. Si informano gli universitari in carne e ossa che intervenendo in queste discussioni entreranno a far parte di una vera e propria sceneggiatura teatrale (tra l'altro noiosa).
L'idea di vietare i commenti anonimi non era affatto male...

Anonimo ha detto...

io sono atipico e raffaele:)

Anonimo ha detto...

ma lasciateci lavorare...

I documenti usciti dalla Sapienza sono al limite del ridicolo.

COGITO ERGO... non rompete il C*Z*O!

Anonimo ha detto...

Un anonimo che dice di vietare i commenti anonimi? Grandioso!Fortuna che ha pure il tempo di fare un'attenta analisi degli indirizzi...sunnybigtables sono con te!

Anonimo ha detto...

inviterei a smetterla con menzogne e facili accuse.

a macerata il blog è usato per tutte le comunicazioni dell'assemblea.
i commenti sono bloccati perchè per quello siamo organizzati con una mailing-list e un forum.

mi sembra sia stato questo il forum bloccato perchè non erano graditi alcuni commenti "non allineati"...

giuseppe mc

Anonimo ha detto...

SI VABBUO' PERO' TRENX!

Anonimo ha detto...

a mecerata siete allineati con rifondazione comunista/sinistra critica/costituente di sinistra e basta!!!

Buffoni!!!

"noi non vogliamo cappelli al movimento" .... ma andate a cagare!!

Anonimo ha detto...

caro alfio,
a macerata i residuati della sinistra parlamentare sono stati spazzati via ancora prima dell'onda...

quindi basta stronzate.

giuseppe mc

Unknown ha detto...

vorrei invitare i miei concittadini maceratesi ad evitare di alimentere sterili e inutili polemiche su questo forum, e i miei compagni di università di ancona a fare lo stesso per il bene di questa protesta...BASTA!!! poi se ci vengono a dire che siamo i soliti di sinistra che litigano sepmpre per nulla e non combinano niente non lamentiamoci!

Cippi

Anonimo ha detto...

ma dai....l'onda....

ma chiamatela la "costituente della sinistra" in vista delle prossime elezioni...

siete voi i veri servi dei padroni...e forse nemmeno ve ne accorgete!

cmq se sei di macerata, perche scassi qua?

fallo nella tua mailing list!

Fabio ha detto...

si avvisano gli studenti facilmente annoiabili che questo che segue è un intervento di tipo serioso/politico:

io a Roma c'ero e non si può negare che c'è stata una certa tensione dovuta al fatto degli interventi e dei delegati.

Fortunatamente la follia ha prevalso e sabato sera c'è stato un controcorteo e una controkkupazione per evitare che certe forzature passassero.

I report sono parecchio poveri dal punto di vista dei contenuti ma almeno sono aperti e non delineano una strada da percorrere ma dicono continuiamo ad andare qualsiasi sia la strada.

Bisogna ammettere però che il tentativo di fare una proposta che unisse il movimento e di inculcare nuove parole d'ordine è fallita miseramente.

A mio avviso la proposta è fallita perchè non c'erano i contenuti giusti e la maggioranza degli interventi mirava ad alimentare il conflitto senza andare ad analizzare il disagio che le ha generate. Il diritto allo studio e in generale la condizione degli studenti forse ha un punto di contatto con altre categorie sociali ma, quello che si chiede a chi pretende di rappresentare la protesta degli studenti, è di far emergere le peculiarità del disagio studentesco e dell'università e non di esaltare solamente la "frontiera" degli stessi.

L'allargamento della protesta ad altre categorie sociali ha monopolizzato il discorso senza tenere conto del fatto che nostro compito primario è coinvolgere gli studenti e portarli in piazza e solo secondariamente collegare questa protesta con altre presenti e future.

Esempio pratico sul diritto allo studio era bene sottolineare i problemi delle borse di studio e il tentativo sempre più pressante di sostiuirle con prodotti finanziari (debiti) offerti dalle banche, sulla insufficienza e inadeguatezza degli alloggi, sulla mancanza di una carta studenti per l'accesso a musei, sulle mense e sui servizi bibliotecari e informatici....

Dai documenti doveva emergere la condizione studentesca in Italia e invece questa è stata data quasi data per scontata o accennata timidamente.

Altro fallimento sono le parole d'ordine mancate. Non sono un filologo ma molte di queste parole d'ordine sono cose già sentite.
Il reddito di formazione o studentesco assomiglia moltissimo al reddito di cittadinanza.
Il termine precarietà trasposto ogni volta alla categoria sociale interessata denotano l'appartenenza culturale degli aspiranti leader del movimento a una precisa area politica/partitica.

Bhè quest'area politico/partitica non riscuote gran successo nelle masse anzi diciamo che è stata pesantemente penalizzata soprattutto negli ultimi appuntamenti elettorali.

Non sarebbe stato meglio utilizzare termini e concetti completamente vergini e possibilmente senza inventare neologismi visto che poi servono migliaia di pagine web, libri, giornali e volantini per spiegare che cazzo significano?

Son contento che i compagni dei collettivi dell'autoformazione, di sinistra critica, della costituente de sinistra, dei colletivi marxisti leninisti partecipino all'onda ma non mi sembra una cosa intelligente tentare di imporre le loro tematiche esterne all'università e riproporre i loro litigi sugli stessi all'interno delle assemblee di facoltà o di ateneo.

A mio avviso questa retorica, queste forzature, questi litigi incomprensibili ai più ci allontaneranno dalla maggioranza degli studenti e in democrazia questo significa sconfitta... tradotto in lingua vetero comunista allontanarsi dalla base significa sconfitta.

fabio

Anonimo ha detto...

raffaele 6 sempre il solito!!

Anonimo ha detto...

Giustissimo, grande Fabio!!

Anonimo ha detto...

bell'intervento!

Anonimo ha detto...

Credo che sarebbe opportuno fare una email ai 1000 contatti di posta elettronica che abbiamo comunicandogli (nei giusti termini) come e perchè intendiamo rilanciare l'Assemblea allargandone gli orizzonti propositivi, pur rimanendo ancorati, almeno in questa fase, al mondo universitario.
Abbiamo bisogno della massima partecipazione e che molta gente che si era allontanata dall'Assemblea per diatribe e problematiche interne TORNI a lavorare con noi, adesso che abbiamo trovato un equilibrio e degli obiettivi chiari e condivisi.
Poi credo che tra qualche mese quando la gente inizierà a scendere in piazza con le pentole (stile argentina)n on sarà certo la 133 ad averli farli incazzare:)