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martedì 4 novembre 2008

Documento d’Intenti Assemblea Permanente di Ateneo

I partecipanti in qualità di studenti, dottorandi, assegnisti di ricerca e lavoratori atipici dell’Università Pubblica, prescindendo dalla loro appartenenza politica a gruppi, liste, associazioni o partiti riconoscono nell’obiettivo di rendere inefficaci gli articoli 16 e 66 della legge 133/08 lo scopo della loro mobilitazione.

1. I partecipanti si impegnano a non strumentalizzare l’Assemblea in nessun modo, a rispettare gli spazi del Salone Polifunzionale e gli studenti che vorranno utilizzare i tavoli studio liberi nella sala; inoltre si impegnano a non intralciare le attività culturali previste negli spazi occupati se programmate prima del 28 ottobre.

2. I partecipanti si dichiarano fedeli alle linee guida emerse dall’Assemblea del 28 ottobre 2008 e pertanto si impegnano a perseguire la campagna di informazione e sensibilizzazione sulle motivazioni della contrarietà alla legge 133 e sulle conseguenze della stessa sulla sopravvivenza del diritto allo studio, dell’Università Pubblica e della stessa società italiana. Inoltre si impegnano all’organizzazione ed alla mobilitazione per le manifestazioni del 5 e 14 novembre. Dopo la Manifestazione Nazionale del 14 novembre si impegnano a riconvocare urgentemente un’Assemblea Plenaria in cui decidere come proseguire la mobilitazione.

3. I partecipanti riconoscono nella nonviolenza, nella creatività e nell'informazione i principali strumenti con cui perseguire gli obiettivi prefissati. Attraverso le loro azioni si impegnano a non promuovere forme di disagio prolungato alla didattica, alle lezioni ed alla cittadinanza, ma ribadiscono il loro diritto a richiedere in particolari occasioni (come per le manifestazioni del 5 e del 14 e per le Assemblee Plenarie) il rinvio delle lezioni.

4. I partecipanti riconoscono la necessità di una riforma radicale del sistema universitario italiano, tenendo fermi i punti di qualità ed eccellenza, ma ritengono che questa non può prescindere dal confronto tra tutte le parti e non può consistere solamente nel definanziamento indiscriminato dell’Università, il quale penalizzerà tutti gli Atenei senza prendere minimamente in considerazione la qualità, colpendo in ugual modo realtà universitarie completamente diverse, con bilanci sani e con bilanci in rosso.

5. I partecipanti, ben consapevoli degli sprechi e dei problemi dell’Università, chiedono agli attuali politici italiani dove erano negli ultimi 20 anni quando il Parlamento ha approvato le leggi che hanno ridotto l’Università Italiana allo stato attuale.

6. I partecipanti chiedono al Ministro Gelmini come si possa parlare di meritocrazia quando con i primi atti del Ministero si blocca l’entrata in funzione dell’Agenzia Nazionale di Valutazione dell’Università e della Ricerca.

7. I partecipanti chiedono al mondo politico perché si continuano a penalizzare i precari, i giovani ricercatori, i dottorandi, gli studenti e le loro famiglie, in un contesto di crisi economica che sta creando disoccupazione e povertà nel nostro Paese.

8. I partecipanti chiedono al mondo politico se la strategia di “salvare” le Banche e l’Alitalia, tagliando i soldi alla Ricerca ed all’Università sia, a lungo termine, davvero la migliore per il futuro del Paese.

9. I partecipanti chiedono a chi ci accusa di stare a braccetto con i baroni, in che modo la legge 133/08 riduca gli sprechi e penalizzi i baroni.

10. I partecipanti si riconoscono nella linea del “non dialogo” con il Ministro Gelmini fintanto che gli articoli 16 e 66 della Legge 133/08 non verranno resi inefficaci.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

vorrei maggiori informazioni sul punto 7. cosa intendete dicendo che cn i primi atti del ministero si blocca l'entrata in funzione dell'agenzia nazionale di vigilanza sull'università..? in che modo?
grazie, valentina

Anonimo ha detto...

Il vecchio governo aveva proposto l'ANVUR, agenzia di valutazione sull'università e la ricerca.
sarebbe servita ad erogare una quota degli FFO agli Atenei su base meritocratica. La Gelmini ha fatto decadere il decreto che la faceva entrare in funzione preparato da Mussi.
La Gelmini a Giugno ha detto che era costoso come meccanismo e l'ha eliminato..
Fatti un'idea:

http://www.unimagazine.it/index.php/it/nazionale/prima_pagina/attualita/istruzione_si_all_anvur

http://politica-universitaria.blogspot.com/2007/01/anvur-agenzia-nazionale-di-valutazione.html

Anonimo ha detto...

Nella riforma Mussi era previsto un ente per la valutazione delle università, la ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione dell’Università e della Ricerca), che di fatto non è mai diventata operativa.

Nella relazione che il ministro Gelmini ha presentato alla Commissione Cultura della Camera, ha previsto l'eliminazione dell'ANVUR.

Un pò in contraddizione con i discorsi sulla meritocrazia che i rappresentanti del governo fanno ogni giorno, no?

Grazie per seguire il sito, strumento utile per informare e per chiarimenti di questo tipo. Spero di essere stato abbastanza utile.

Anonimo ha detto...

MAURO CAZZAROLA HAI PUBBLICATO IL DOCUMNTO PRIMA DELLE MODIFICHE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RAGAZZI QUESTA é LA PRIMA BOZZA, l'assemblea lo ha modificato SCUSATECI!

Anonimo ha detto...

ok. grazie e scusate per il tartassamento, ma dobbiamo essere precisi:) che ingegneri siam sennò?
tutti in piazza!!!

Anonimo ha detto...

Ragazzi pensate un pò di più alla fica...e un pò meno alla politica!!!date retta ad uyno che l'assaggia spesso