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giovedì 30 ottobre 2008

Comunicato stampa

L'Assemblea Generale d'Ateneo dell'Università Politecnica delle Marche aderisce con forza alla manifestazione indetta dalle rappresentanze studentesche degli studenti medi per oggi, 30 ottobre 2008. La nostra scelta è dovuta alla forte convinzione che l'istruzione debba essere difesa a tutti i livelli; perciò, scendiamo in piazza assieme agli studenti medi, esprimendo la nostra più sentita solidarietà in questi giorni di forte contestazione.

Durante l'occupazione, l'Assemblea ha più volte espresso le stesse preoccupazioni che hanno portato il mondo della scuola a scendere in piazza in tutta Italia; oltre questo senso di solidarietà, la nostra presenza oggi è motivata anche dalla ferma intenzione di informare gli studenti medi della situazione che troveranno una volta iscritti all'università se la legge “Tremonti” n°133/08 non dovesse essere abrogata.

15 commenti:

onda anomala ha detto...

cercate di far capire alle zucche vuote che domani vedrete far seghino (marinare la scuola con la scusa dello sciopero)e stazionare davanti alle vetrinedei negozi alla moda cosa li aspetta..altro che vestitini e cellulari ultimo modello..pà e cipolla!!!sensibilizzate !!!!

onda anomala ha detto...

Oltre venti web radio universitarie a reti unificate daranno voce a ciò che sta accadendo in atenei, scuole e piazze. Fino alle 12 su http://raduni.wordpress.com/ in onda una diretta a staffetta per raccontare e documentare - grazie agli inviati di Raduni, l'Associazione nazionale degli operatori radiofonici e televisivi - i cortei, le manifestazioni e le assemblee in tutte le città italiane

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=A81Gt5tNgGQ

Anonimo ha detto...

Io credo fermamente nella vita pubblica e nella libertà dall'ignoranza..Il nostro credo verrà pure umiliato quotidianamente, ma mostriamo che è radicato così profondamente da ricomporsi dopo ogni sconfitta..
è giunta l'ora..

Anonimo ha detto...

La cosa più indecente delle proteste universitarie è l’atteggiamento dei Rettori. Se, per ipotesi, fossero stati aumentati i finanziamenti per l’Università, i Rettori, in coscienza, potrebbero sostenere che i loro Atenei funzionerebbero meglio? E cioè, riterrebbero, in coscienza, che aumenterebbe la qualità della formazione e della ricerca accademica?
L’università italiana di oggi è come l’Alitalia: più soldi ci butti dentro e peggio è, perché aumenti il clientelismo, il nepotismo, la dequalificazione del corpo insegnante. I concorsi universitari per il reclutamento dei docenti, banditi tra metà luglio e ferragosto, in modo che pochi sapessero della loro esistenza affinché fosse protetto chi è già predestinato a vincerli, sono un esempio di malcostume e di arroganza.
Perché i Rettori non denunciano questa indecenza? Risposta: perché altrimenti 24 figli di rettori probabilmente non sarebbero andati in cattedra. Perché gli studenti non vanno a vedere chi sono i loro docenti in una facoltà, per esempio, come quella di medicina e chirurgia della Sapienza di Roma? Qui è stato eletto rettore il 3 ottobre il professor Luigi Frati, preside per 18 anni nella facoltà di medicina e chirurgia. In questa facoltà, come ordinario, insegna storia della medicina la moglie Luciana Angeletti, la quale era prima una semplice insegnante di lettere: un bel salto acrobatico chissà da chi facilitato. E i figli del rettore dove li mettiamo? Naturalmente nella stessa facoltà di medicina dove insegnano mamma e papà. Ecco infatti un buon posto di associato per il figlio Giacomo nella sede distaccata di Latina. La figlia Paola era un po’ più difficile da sistemare perché è laureata in giurisprudenza. Ma l’amore di padre non ha ostacoli: e, infatti, anche per la figliola Paola si trova un bel posto di ordinario in medicina. Questo accade a Roma, università Sapienza: l’unità della famiglia è garantita, non so quanto sia garantita la scientificità della ricerca.
Il rettore della Normale della Pisa, Salvatore Settis, cita come esempio da seguire il presidente francese Sarkozy, che in una situazione di crisi economica come quella che stiamo passando, ha aumentato i fondi all’università invece di tagliarli. Non spiega però, il Rettore, che i soldi sono destinati a un numero ristretto di università, una decina in tutto, e non all’intero mondo accademico, peraltro scassato anche se non come il nostro.
In Francia, il Centro nazionale della ricerca, il polmone economico-amministrativo, che opera in contiguità con le università, funziona ancora; il nostro CNR è stato smantellato dall’ex ministro Berlinguer, e il tentativo di riforma che fece Adriano De Maio, consulente dell’ex ministro Moratti, pur essendo né più né meno in linea con quelli europei, fu drasticamente bloccato dai sindacati, che ora sono quelli che decidono a chi vanno i quattrini. Sarkozy va seguito proprio dove indica la necessità di differenziare e sostenere le università di qualità. Ma l’introduzione di questa meritocrazia gestionale fa inorridire i nostri Rettori perché finirebbero per dover fare i conti con la qualità della ricerca dei propri Atenei, cosa a cui non sono abituati o chiamati a fare. E infatti qualcuno si limita a fare il burocrate per cercare di pagare gli stipendi e le bollette della luce, qualcun altro più scaltro pensa alla famiglia o alla carriera politica.
La sinistra manda in piazza gli studenti e occupa le università con il vecchio cinismo del tanto peggio tanto meglio. Ci sono famiglie umili che si svenano perché i propri figli abbiano con la laurea una promozione sociale. Credono nell’università, credono che la formazione accademica del figlio gli consenta un buon lavoro, un dignitoso stipendio. Adesso Veltroni e compagni fanno credere a questi genitori che il governo vuole distruggere i loro sogni, e non hanno il coraggio di dire che il colpo di grazia all’università l’hanno dato proprio i governi di sinistra con i ministri Zecchino e Berlinguer. La sinistra non ha l’onestà di dire che questa università non è in grado di offrire ai giovani una vera formazione competitiva. La sinistra non ha il pudore di denunciare i disastri di una sindacalizzazione dell’università, che non ha mai voluto lavorare per la qualità e il merito, ma ha preteso concorsi farsa per il reclutamento dei docenti, posti fissi e avanzamento di carriera come nell’esercito piemontese.

onda anomala ha detto...

Caro feynman,
premesso che sono di sinistra , ci tengo a dire che in questi giorni sono prima di tutto uno studente e poi un cittadino. Non ho votato alle elezioni 2008 perchè mi fanno schifo tutti e perchè non potevo decidere io chi fosse il mio referente, tramite la preferenza .

Io vivo la mia Università e ne conosco di cotte e di crude, baroni, porcate, sprechi, ci sono è' vero e se proprio ti interessa nel mio Ateneo la mia lista (lista indipendente da 20 anni dai partiti di sinistra, nel senso che ce ne freghiamo delle tessere e delle direttive )da 20 anni si batte da sola contro sprechi e baronie..i baroni non sono nè di destra , nè di sinistra. Han mangiato con Silvio( negli anni passati) e con Prodi..comprì??

Di conseguenza io sono daccordo con la Tua anailisi e quindi con Te finchè non fai il solito discorso generalista..e incominci a dire "quelli della sinistra..." .
Fanculo (permetti il termine) a Berlinguer, Zecchino, Mussi..ma anche alla Moratti e alla Gelmini.
Noi siamo stufi di pagare da sempre gli errori fatti dai governi..li paghiamo solo noi studenti, i dottorandi ed i ricercatori.

NON ESISTE NESSUN PARTITO DEL CAZZO DIETRO LE MOBILITAZIONI; SE SI PRESENTA UN POLITICO DI SINISTRA ALLE NOSTE ASSEMBLEE PERMANENTI LO CACCIAMO!

Siamo solo centinai di migliaia di ragazzi italiani stufi di chinare la testa e consci che se non l'alziamo questa volta, non l'alzeremo più!

Noi siamo contro i baroni e gli sprechi, ma non siamo stupidi, sappiamo che fare solo tagli senza una seria riforma del sistema che spezzi le gambe a chi sgarra,vuol dire saremmo noi studenti, dottorandi e ricercatori a pagarne lo scotto.

Le dichiarazioni del ministro Gelmini in Tv sul sistema universitario sono la cosa più ridicola che ci si per chi lo conosce..sono invece oro colato per tutti i barbagiani da TG4 e pensiero unico!

La favola dei 35 corsi di laurea con 1 studente è stata smentita anche dal sole 24 ore e da Mentana, ma nessuno sembra ricordarsene.
La favola della sinistra a favore dei baroni te la smonto subito:
Decreto Mussi sul blocco dei concorsi: per ogni anno dal 2006-2008, le università hanno potuto bandire 26 posti da professore ordinario, 36 da prof. associato e 2020 da ricercatore. Un bel decremento considerando che per ogni anno dal 2001 al 2006 sono stati resi disponibili 517 posti da ordinari, 810 da associati e 2250 da ricercatori.
ma perchè Mussi ha messo il blocco?? Mussi , che ha fatto 20 cazzate e questa cosa buona perchè lo aveva messo il blocco?? per limitare i Baroni, che sono tutti docenti ordinari (quelli di fascia massima)! NB: ( i "cattivi" sono la minoranza degli ordinari; la maggior parte dei docenti ordinari universitari sono persone in gamba).
Cosa ha fatto la Gelmini?
Ha tolto il blocco messo da Mussi..quali sono i risultati?
Al momento sono in svolgimento 677 posti da ordinario, 1078 da associato, 232 da ricercatore (il tutto in cinque mesi).
Potrei continuare per ore a sputtanere il Ministro sulle sue affermazioni..ma non perchè è di destra, perchè è un incompetente!

Concludo: stiamo facendo uan rivoluzione culturale dal basso, per salvare quel poco di buono che è rimasto e lasciare ancora una speranza al futuro di noi giovani.

Ricordati che Noi l'università la conosciamo, se la Ministra la Vuole davvero risanare che sentisse gli studenti invece che la CRUI..:)

Ciao

Anonimo ha detto...

Ogni anno vengono stanziati 10 miliardi di euro per l'istruzione, i tagli sono di 1 miliardo e 400 milioni ripartiti in 5 anni, quindi se ho fatto bene i conti sono il 2.8%. Non è pochissimo ma non è neanche tantissimo. Il problema è come vengono distribuiti: bisogna avere il coraggio di chiudere le università che non producono niente e di premiare quelle che invece lo fanno.
Ci sono due modi come dice il prof Perotti: sistema di finanziamento privato, che ovviamente in Italia non ha futuro, in quanto (anche se ci fosse) nessun privato investirebbe mai nelle università in questo stato; oppure il metodo che adotta l'Inghilterra, dove l'università è per la maggioranza pubblica, in cui esiste un sistema di valutzione del rendimento della ricerca di ogni ateneo. Quelli che non producono nulla in termini di qualità non ricevono soldi.
Questa è una proposta.. voi ditemi la vostra.

http://it.youtube.com/watch?v=wWFfuEtKQwo

http://it.youtube.com/watch?v=Ebs0Y02TcuY

Anonimo ha detto...

ragazzi stamattina devo dire che abbiamo dato tutti il massimo alla manifestazione in piazza in Ancona.
apprezzo molto il vostro (nostro) lavoro e tutti gli sforzi che state (stiamo) facendo per degli ideali più che giusti.

Anonimo ha detto...

Per Feynman,

I finanziamenti annui per l'università non sono 10 miliardi ma 5 circa. I tagli invece sono, come hai detto correttamente, 1.4 miliardi, a cui però vanno aggiunti altri 500 milioni di euro dell'ex Ministro Mussi....La percuentuale dei tagli è notevolmente diversa da quella che dici tu...

RAGAZZI....RESISTIAMO

Anonimo ha detto...

Tagli o non tagli do ragione a feynman...
Non saranno questi tagli ad affossare l'Università italiana, forse alcuni studenti stipendiati dall'Università non vedranno più i soldi e si laureeranno finalmente.
Perchè solo ora si alza il polverone.
In Italia bisogna fare sola soletta e giro... E tutta una porcata... Dovete chiedere ai rettori di dimettersi...

Anonimo ha detto...

Scusate poi ma tutte queste assemblee.. Partoriscono qualche idea, nel senso, quali sono le vostre soluzioni, togliere il decreto e lasciare tutto come sta. O dalle vostre numerose e piene assemblee nn esce fuori nulla. Proponete, proponete... Non fate come i politici...

Anonimo ha detto...

Cosa scandalosa... Il silenzio di StudentOffice e UniversitàEuropea. Sembra che l'Università vada bene così a loro...

Anonimo ha detto...

Le Associazioni Studentesche hanno espresso le loro opionioni sulla legge...

Università Europea è a favore

Student Office continua nella sua
ambiguità... anche se è sempre più vicino alle posizioni di UE.

Gulliver è contro la norma. Chiede l'abrogazione dei due articoli riguardanti l'università e ha cominciato a far girare i volantini da Giugno.

Che ci siano membri di gulliver dentro l'assemblea mi sembra normale.. :D

Grandi Ragazzi continuate così!

Il 5 saremo tutti in piazza! Fermeremo la Distruzione dell'Università Pubblica. Siamo con voi!
L'Onda spazzerà via tutto!

onda anomala ha detto...

Robbie: ma fai a fare il provocatore sul sito de Il Giornale..studenti pagati dall'università? tu ti droghi!
Se poi nel tua Ateneo funziona così allora fai nomi e cognomi, il qualunquismo è la rovina della società!

anonimo: le soluzioni le stiamo costruendo con dottorandi e ricercatori, se ti interessa partecipa alle assemblee, se sei curioso..ciao

Anonimo ha detto...

Se si pensa in ottica "baroni", quella della premiata coppia tremonti/gelmini non è certo una riforma, e se pensano che grazie ad un taglio drastico le cose si raddrizzino da sole, beh sono degli idioti.

Pensate a cosa succederà quando gli atenei, così baronizzati, dovranno decidere quali rami tagliare. Chi o cosa taglieranno, senza un organismo di controllo? È presto detto, taglieranno i rami che "non stanno al gioco". E poco importa se quei rami in realtà erano quelli che davano più frutti.
E se le facoltà dovessero diventare private? Senza controllo alcuno chi imporrà di assumere gente di qualità? Il mercato? Sarebbe una novità per l'Italia!